Fine della disoccupazione edile e dell’indennità di mobilità

Fine della disoccupazione edile e dell’indennità di mobilità

 

Disoccupazione edile e indennità di mobilità spariscono dal panorama degli ammortizzatori sociali in caso di cessazione del rapporto di lavoro dal 31 dicembre 2016 (compreso) in poi.

 

Prestate molta attenzione alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se l’ultimo giorno di lavoro è stato il 31 dicembre 2016 esiste solo una prestazione economica da richiedere che è la NASPI (per chi ha cessato entro il 30 dicembre 2016 – ultimo giorno 30 dicembre valgono ancora le norme sulla disoccupazione edile e l’eventuale mobilità).

 

Per il futuro è necessario ricordare che resta un altro importante ammortizzatore sociale che riguarda l’agricoltura (DSAGR) in particolare per gli avventizi agricoli (OTD) o per i salariati fissi.

 

In presenza di contribuzione mista (agricoltura e lavoro extra-agricolo) è necessario stabilire la prevalenza fra le due attività per determinare i tempi di presentazione della NASPI (68 giorni dalla cessazione) o della DSAGR (entro il 31 marzo dell’anno successivo alla fine del rapporto agricolo). Nel dubbio si consiglia sempre di presentare domanda di NASPI sarà poi l’INPS stabilire la prevalenza.